Bologna LGBTQI è la guida alla città che vuole ripercorrere alcuni pezzi di storia collegati al movimento LGBT cittadino, spesso coincisi con la stessa storia della città di Bologna.

Ringraziando per la collaborazione la redazione di Bologna Welcome il Cassero LGBT center è lieto di presentare questa prima “bussola” LGBTQI della città, redatta da Jonathan Mastellari.
Questo percorso vuole dunque suggerire ai visitatori della città ulteriori luoghi, che a pieno titolo vanno a comporre l’insieme di Bologna.

Bologna lgbtqi
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Piazza Nettuno e la Biblioteca “Salaborsa”
Iniziamo il nostro tour nel cuore della città dove si trova la Fontana del Nettuno e dove si affaccia il luogo simbolo della cultura cittadina, la Salaborsa. In questa biblioteca multimediale pubblica, la più grande in città, si possono trovare e prendere in prestito numerosi documenti a tematica LGBT.

Palazzo Re Enzo (di fronte alla Salaborsa), altro protagonista della piazza, ha ospitato una serie di eventi LGBT tra cui citiamo uno dei primi convegni nazionali di donne lesbiche dal 2 al 4 gennaio 1983 e l’edizione di Miss Alternative (XVII edizione nel 2010), defilé en travesti finalizzato alla raccolta fondi per la lotta all’HIV e AIDS.

Palazzo D’accursio – Piazza Maggiore
Spostiamoci di poco e ci ritroviamo in Piazza Maggiore, il principale punto di ritrovo di chi vive Bologna e uno dei luoghi simbolo della città. Qui si affaccia Palazzo D’Accursio, sede di rappresentanza politica del Comune di Bologna. Questo luogo è connesso con la storia LGBT di Bologna poiché l’aula consiliare ha ospitato la prima consigliera comunale transessuale in Europa, Marcella Di Folco (già presidente del Movimento Identità Transessuali, MIT), scomparsa nel 2010 e ha ospitato la camera ardente di Lucio Dalla (scomparso nel 2012), artista bolognese di cui si è resa pubblica l’appartenenza alla comunità LGBT solo dopo la morte.
Piazza Maggiore è stata anche il punto di arrivo del Bologna Pride 2012, nonché punto di partenza del corteo che il 28 giugno 1982 partì verso Porta Saragozza: da quel momento il più grande movimento LGBT cittadino ebbe una grande e ben visibile sede in città.

Primo collettivo LGBT in città – via Castiglione, 24
Dalle Due Torri comincia via Castiglione; è una strada molto lunga che si conclude quasi in prossimità dei Giardini Margherita ed è demarcata da una antica porta delle vecchie mura.
In questa stessa via, al civico 24, aveva sede uno dei primi circoli di cultura omosessuale in città il “Collettivo Frocialista Bolognese”, nato nel 1977 da un’idea dell’esule cileno Samuel Pinto, detto Lola Punales, con Beppe Ramina, Franco Grillini e Valerie Taccarelli; poi cambiò nome diventando Circolo di cultura omosessuale 28 giugno. Il collettivo era ospitato dall’allorasede del Partito Socialista PSI (da qui la storpiatura del nome originale), oggi è sede di uffici.

Giardini Margherita e Atlantide
I Giardini Margherita sono il parco pubblico più grande della città.
All’interno di questo spazio ormai da anni il venerdì sera un locale ospita una serata gay-friendly. Da qui è partito anche il Pride Nazionale di Bologna del 2008.
Uscendo dai giardini dal lato di Porta Santo Stefano si trova invece “Atlantide” sede di Antagonismo Gay, Clitoristrix collettivo lesbico femminista separatista e del laboratorio di cultura queer “Smaschieramenti”. La sede occupata è proprio all’interno della porta dedicata a Santo Stefano.

Libreria Internazionale e LGBT Igor – via San Petronio Vecchio 3
Questa libreria è unica nel suo genere a Bologna perché oltre ad essere da tanti anni una libreria internazionale è anche l’unica ad essere specializzata dal settembre del 2007 nella vendita di materiale a tematica LGBT.
Le librerie a tematica omosessuale in Italia rappresentano un’esperienza pionieristica e non sempre fortunata: in questo contesto il bookshop bolognese si mostra ancora molto vitale ed offre un serrato calendario di dibattiti pubblici sulla letteratura di genere (controllate il programma).
All’entrata troverete ad accogliervi il simpatico cane che ha dato il nome alla libreria.

Facoltà di Scienze Politiche – Strada Maggiore, 45
Palazzo Hercolani, dal nome della ricca famiglia che lo abitò nei secoli scorsi, è il nome ufficiale dell’edificio che ospita ormai da anni una delle più importanti e famose facoltà di scienze politiche e sociologiche presenti in Italia.
Si tengono regolarmente lezioni sulle tematiche di genere ed LGBT nonché hanno sede collettivi e associazioni studentesche tra cui il gruppo universitario di Amnesty International.

Casa Natale di Pier Paolo Pasolini – via Borgonuovo, 4
Al civico 4 di via Borgonuovo nacque nel 1922 Pier Paolo Pasolini, uno dei principali registi, scrittori e intellettuali italiani che aprì in Italia varie discussioni sull’omosessualità ancora un tabù.
Pasolini non operò tantissimo in città tuttavia la sua presenza a Bologna ha ‘segnato’: intanto per aver frequentato il Liceo Galvani di via Castiglione e per aver fondato la rivista Officina con, tra gli altri, Roberto Roversi.

Kinky, BenTiVoglio e The Lord Lister Pub (zona universitaria) – via Zamboni
Via Zamboni inizia proprio sotto il simbolo cittadino, le Due Torri, ed è essa stessa simbolo della città, diventando nel tempo sinonimo per eccellenza della vita universitaria e del divertimento bolognese.
Al civico 1 c’è ancora oggi la discoteca chiamata Kinky, aperta nel 1982, famosa per aver ospitato ed ancora oggi ospitare serate dedicate al mondo LGBT. Locali friendly in questa strada sono “La Scuderia” (Piazza Verdi, 2): all’interno si trova uno spazio chiamato “BenTiVoglio”. Al civico 56/a si trova invece “The Lord Lister pub” che organizza settimanalmente serate dedicate alla comunità LGBT.

In Piazza Verdi tra gli anni ’70 e gli anni’ 80 si poteva trovare anche la “Bachecca”, bacheca di informazione per la comunità LGBT che in più occasioni venne distrutta da vandali in segno di disprezzo.

Piazza VIII Agosto
Piazza VIII Agosto è conosciuta da tutti i bolognesi per essere luogo di ritrovo e sede il venerdì e il sabato del mercato non alimentare chiamato “Piazzola”. La piazza ha ospitato la cerimonia di conclusione del Pride Nazionale svoltosi a Bologna nel 2008.

MIT (Movimeto Identità Transessuale) e PLUS – via Polese, 15
Via Polese è una strada legata per vari motivi al movimento LGBT.
Negli anni ’80 in un appartamento privato era ospitato il collettivo lesbico “Leiamalei”. Da anni al numero 15 ha sede il MIT (Movimento Identità Transessuale) fondata nel 1988. Fu presidentessa la già citata Marcella di Folco. Vi ha sede inoltre PLUS (Persone LGBT sieropositive) che offre sostegno ed informazione sulle tematiche HIV/AIDS/MTS.
Sempre in via Polese, al civico 47/a, aveva sede il Paquito, storico cruising bar della città, uno dei primi apparsi sul territorio nazionale. Oggi al suo posto sorge un locale analogo, il bar/discoteca Bar’t con ingresso ai possessori di tessera, sottoscrivibile sul posto.

La Salara – Arcigay Bologna – via Don Minzoni, 18
Non lontano da via Polese troviamo il nostro prossimo obiettivo, la struttura chiamata Salara.
Al numero 18 di questa strada c’è la sede attuale di “Il Cassero LGBT center”
L’edificio è l’antico magazzino del sale e ospita dal marzo 2002 l’Arcigay bolognese, con altre associazioni: Arcilesbica, Famiglie Arcobaleno, Agedo e UAAR.
Il centro è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 e in molte serate della settimana offrendo servizi alla comunità LGBT e organizzando attività culturali.
Al suo interno potete trovare anche il Centro di Documentazione, una delle più grandi biblioteche specializzate nelle tematiche di genere e LGBT e gli uffici dove si svolge il servizio del Telefono Amico Gay e Lesbico.
Altri servizi sono i servizi offerti gratuitamente, controllate il sito o fate una visita!
Il mercoledì, venerdì e sabato il piano inferiore funge anche da discoteca (entrata obbligatoria con tessere Arcigay o Arcilesbica sottoscrivibile durante la serata o durante gli orari di apertura giornalieri). Inoltre Il Cassero è l’organizzatore del Gender Bender Festival (www.genderbender.it) evento di arti, danza, teatro e cinema sui generi e gli orientamenti sessuali.
Vi consigliamo di visitare non molto lontano da questo spazio il MAMBO (Museo d’Arte Moderna di Bologna, via Don Minzoni, 14) che oggi ospita anche la Collezione Giorgio Morandi (da poco trasferita da Palazzo D’Accursio) .

Cinema Lumière e Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini – via Azzo Gardino, 65
Proprio dietro a Il Cassero, collegato dal Giardino del Cavaticcio,si trova il Cinema Lumière(via Azzo Gardino, 65), spazio che da anni ospita festival internazionali legati alle tematiche di genere come Gender Bender (organizzato da Il Cassero) o Divergenti (organizzato dal MIT) entrambi focalizzati sulle tematiche LGBT.
Nel dicembre 2012 la piazzetta antistante l’ingresso del cinema è stata intitolata dal Comune di Bologna a Pier Paolo Pasolini.

Giardino Stefano Casagrande – via Calori/viale Silvani
Dedicato ad uno dei più grandi attivisti a Bologna LGBT durante gli anni Ottanta. Questo spazio verde viene intitolato nel 2009, non lontano dal Cassero e dal Lumière, anche se l’inaugurazione è avvenuta solamente nel 2012. E’ situato tra le mura medievali lungo viale Silvani, via Calori e via Graziano.
Stefano Casagrande, detto anche “Cesarina”, fu uno dei primi direttori artistici del Cassero(all’epoca ospitato nella sede di Porta Saragozza). Artista, scenografo e performer assieme ad altri attivisti fondò in quel periodo il KGB&B (Kassero Gay Band &Ballet) collettivo teatrale gay estemporaneo e delirante, e ideò The Italian Miss Alternative.

Porta Saragozza e Giardini Cassarini
Arriviamo nel luogo per eccellenza più legato alla memoria storica LGBT di Bologna.
Dentro al Cassero di Porta Saragozza (da qui il futuro nome di Arcigay locale) ebbero luogo iniziative ed eventi. Da questo punto è partito anche il Pride Nazionale del 2012.
A poca distanza dalla porta, attraversando il viale a destra di via Saragozza si trovano i Giardini di Villa Cassarini, dove si trova il monumento alle vittime omosessuali durante l’olocausto firmata da Corrado Levi, inaugurata il 25 aprile 1990 in occasione del 45° anniversario della Liberazione.

Pratello – via Del Pratello
Questa via è conosciuta tra i bolognesi e non solo per essere la strada degli eccessi e del divertimento in città.
Sicuramente è un luogo di Bologna dove si può respirar ancora l’atmosfera della Bologna che fu, la Bologna che negli anni ’70 e ’80 era famosa in tutta Italia per essere libera e aperta mentalmente.
In questa via quasi tutti i locali sono gay-friendly, per questo motivo avete l’imbarazzo della scelta in quale spendere il vostro tempo libero.
In questa via dove si alternano soprattutto bar e ristoranti è stato pure girato il documentario “Paris, Dabar” (di Paolo Angelini, 2003) che aveva lo scopo di documentare la giornata “tipo” degli ubriaconi frequentatori abituali di questa strada.
Il documentario vedeva protagonista una gara di resistenza tra quattro squadre e la squadra vincitrice avrebbe vinto una notte con la transessuale Luna, anche lei soggetto storico di questo tratto di Bologna.

Villa Aldini (visuale da Piazza Malpighi vicino a Piazza San Francesco con le spalle rivolte alla stazione)
Da via del Pratello spostiamoci all’altezza di Piazza Malpighi proprio vicino alle tombe dei Glossatori (i primi giuristi dell’Alma Mater) passando per la bellissima Piazza San Francesco e fermiamoci.
L’ultimo punto sulla cartina è dedicato ad uno scorcio un po’ particolare, una visuale.
Alzando lo sguardo (tenendo le spalle alla stazione dei treni) possiamo osservare una delle bellissime ville neoclassiche che di tanto in tanto si possono trovare sui colli bolognesi.
“Villa Aldini”, oggi è in disuso, nel 1975 fu il set per molti esterni dell’ultimo film di Pier Paolo Pasolini “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, lungometraggio che creò non pochi scandali e voci poiché conteneva forti immagini, per l’epoca, alcune anche di omoerotismo.

Altri punti connessi alla comunità LGBT al di fuori del centro storico:

Teatri di vita – via Emilia Ponente, 485 (Periferia. Autobus 13 direzione: Borgo Panigale)
Un po’ al di fuori dal centro storico, situato all’interno del Parco dei Pini, non lontano dall’aeroporto, Teatri di Vita (www.teatridivita.it) è stato fondato nel 1993 da Andrea Adriatico, regista di teatro e di cinema. E’ il centro internazionale di Bologna per teatro e danza contemporanei.
Nelle due sale, intitolate a Pier Paolo Pasolini e Pier Vittorio Tondelli, viene realizzata una stagione che raccoglie i grandi nomi della scena nazionale e internazionale, con particolare attenzione ad artisti e tematiche LGBT. Ha ospitato anche varie iniziative per il Bologna Pride 2008 e il Bologna Pride 2012.

INFORMAZIONI UTILI
Per scelta personale degli autori della guida non sono stati inseriti luoghi di batuage o di cruising a Bologna non per bigotteria ma poiché non riteniamo siano inerenti con il contenuto di questa guida storico-culturale della città.
Per questo motivo vi rimandiamo ad una ricerca personale usando strumenti come motori di ricerca o guide LGBT specializzate.

Servizi per la comunità LGBT
Centro di Documentazione Cassero (via Don Minzoni, 18)
Igor Libreria (via Santa Croce 10/ABC)
Liberamente (progetto di incontro e di approfondimento delle tematiche ogni due domeniche alCassero. Entrata senza tessera, via Don Minzoni, 18).
Telefono Amico Gay 051 555 661 (dal lunedì al venerdì 20.00-23.00)
MigraBO’ LGBT (assistenza e aiuto burocratico per migranti LGBT) migrabolgbt@gmail.com
Over55 LGBT Italia (gruppo di discussione e incontro perLGBT over55) over55lgbt@gmail.com

Associazioni principali
Atlantide “Antagonismo Gay” (cassero di Porta Santo Stefano)
Il Cassero (sede dell’Arcigay Nazionale e Arcigay Bologna) via Don Minzoni, 18
Arcilesbica Bologna, via Don Minzoni, 18
Agedo, via Don Minzoni, 18
Famiglie Arcobaleno, via Don Minzoni, 18
Frangette Estreme – XM24, via Fioravanti 24
MIT (Movimento Identità Transessuale) – via Polese, 15
Fuoricampo Lesbian Group
PLUS  e BLQ Check Point – Via San Carlo 42 C
UNILGBT – Viale Pepoli 62

Informazioni turistiche online
www.bolognawelcome.it

Locali LGBTI friendly
Bar’t (discoteca, entrata con tessera,via Polese, 47/a)
Barattolo Café (bar, via Del Borgo, 16/a)
Caffé Riviera (bar, via IV novembre, 16/d)
Elastico (bar, via De ‘Facchini, 2 / a)
Maison Glamour (bar, via Cesare Battisti, 21/A)
MissVago (bar, via Sante Vincenzi, 7/b)
Red Club (discoteca – entrata con tessera, via Del Tipografo, 2)
Senza Filtro – Centro Smistamento Arti Differenti (bar/ristorante/locale per serate, via Stalingrado, 59)
Steam Station – via Riva di Reno, 37/H-G
Stile Libero (bar, via Lame, 68)
Vinificio Brundisium (via Fratelli Rosselli, 10/a)
Estragon Club (discoteca, via Stalingrado, 83)
Kinky (discoteca, via Zamboni, 1)
The Lord Lister Pub (pub, via Zamboni, 56/a)
Tre Santi (bar/pub, via Santo Stefano, 12/b)

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